Il Dott. Gianfranco Masnata, medico in pensione, è stato direttore del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Alcamo, Presidente della Croce Rossa ad Alcamo, ci racconta la sua esperienza come dottore, organizzatore di eventi, maestro di Arti Marziali e proprietario di una palestra di Karate frequentata da ragazzi dai 5 anni in poi.
Nel corso della sua lunga esperienza, in campo medico e sportivo, quali sono state le sue esperienze in tema sport inclusivo? «Mi sono occupato di sport e benessere psicofisico sin dagli albori della mia carriera: ho lavorato infatti sugli aspetti terapeutici del Karate. Nei campionati di parakarate ho visto tanti atleti disabili gareggiare e nel mio percorso di istruttore di arti marziali ho avuto in palestra soggetti iperattivi, down, con depressione».
C’è stato un caso specifico che l’ha più colpita? «In particolare – continua il dottore Masnata – mi è rimasta nel cuore l’esperienza di una ragazza affetta da mutacismo che ha iniziato a parlare dopo un anno di frequentazione dei miei corsi e, nel tempo, è diventata cintura nera. È riuscita a parlare solo dopo tanto lavoro in cui abbiamo cercato di scardinare, attraverso lo sport, il silenzio in cui si era rinchiusa, io credevo fosse muta! Per me è stata una grande soddisfazione personale».
Un bel racconto di inclusione e sport che ci incoraggia a continuare le attività e i progetti come quelli di “Non solo assistenza: realizzazione di una rete di sostegno per la disabilità”.