Vito Lascaro è un atleta che ha partecipato al Memorial Balistrieri organizzato all’interno del progetto “Non solo assistenza: realizzazione di una rete di sostegno per la disabilità” a Palermo nel novembre 2019. Vito ha 50 anni e vive a Busto Arsizio, nel 2013 ha subito un incidente in moto con gravi lesioni alla colonna vertebrale che lo hanno costretto sulla sedia a rotelle. La sua vita da paraplegico ha trovato una nuova motivazione nello sport: «Prima di avere l’incidente ero già un ciclista a livello amatoriale. Durante la lunga riabilitazione che ho fatto all’ospedale Niguarda, durata sei mesi, mi sono avvicinato al ciclismo handbike grazie agli incontri organizzati all’interno della struttura ospedaliera. Nel 2014 ho iniziato a fare le prime gare e adesso per me lo sport è fondamentale».
Quanto conta lo sport nella tua vita? «Nel mio ordine di valori metto al primo posto la famiglia e subito dopo lo sport che per me non sarà mai un parasport ma una sfida. Quando salgo in bici e gareggio, la mia disabilità non la sento: non cerco mai la compassione, cerco di dare il massimo per raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato. Il mio fisico mi impone delle limitazioni, come ad esempio i gradini, ma tutto il resto posso e so farlo benissimo!».
Quali sono i momenti che preferisci durante gli incontri sportivi? «C’è il momento della competizione durante la gara, in cui mi concentro soprattutto sulla vittoria ma anche il post gara, con i suoi momenti di socializzazione, è bello da vivere insieme per la condivisione di esperienze e di gioia».
Ci racconti brevemente l’esperienza all’interno del progetto “Non solo assistenza …” :«Partecipare al Memorial Balistrieri che si è svolto a Palermo a novembre per me è coinciso con il primo viaggio in aereo con la mia handbike. Avevo paura di rompere la bici ma è andato tutto bene! Il primo giorno abbiamo fatto la classica visita turistica della città, compreso la spiaggia di Mondello … il secondo giorno era prevista la gara: ricordo che pioveva ininterrottamente da qualche ora prima dell’inizio ed eravamo preoccupati che non si potesse svolgere tutto regolarmente. Poco prima dell’orario di start improvvisamente ha smesso di piovere e la gara è stata emozionante, con una sfida a due tra me e Dario Bartolotta … un’emozione bellissima».